Stupefatto guardando il rogo d’Europa.

Stupefatto guardando il rogo d‘Europa,

sgomento m’attardo in si tal fatta riflessione architetturale, la memoria mi va indietro anche all’11 settembre. Le analogie icono-tv-grafiche sono le medesime: Fumo e due torri.

alberto mei rossi com articolo su Milano sul suo sky line

Ad andare a fuoco null’altro è che l’attenzione verso la fabbrica dell’architettura. Smentisco, In realtà non è cosi. Nuovi  “edifizzi” nella nostra medievale Milano mutano lo skyline. Presi tutti assieme definiscono il “nuovo skilne”, per altro ancora molto debole.  Le stratificazioni in corso sono ben solo all’inizio. Per ora hanno agito pochi architetti sapienti, tra tutti spicca la torre diamante, di Kohn Pedersen Fox . La linea è tipicamente statunitense e l’edificio sprovincializza Milano agganciandola all’occidente. Perchè sinceramente di questi giardini pensili  post babilonesi camuffati da pseudo boschi verticali ne abbiamo pieni i coglioni.  Gli americani su NY non eccedono in forme curve o storpiatura della natura del grattacielo, anche se in alcuni casi una linea morbida, tenendo conto del medioevo Milanese, non è fuori posto. Molti si chiedono o forse no, perchè scrivo solo sul mio blog e sito. Il motivo è molto semplice. Evito lo stress o l’idea di far finta di essere famoso, non cerco la notorietà e l’idea di scrivere per soldi o per curricula, in quanto il mio lavoro è semplicemente fare il “buon geometra costruttore“.

 

Tuttavia, la presenza in qualche libro non è una cosa da buttare via in quanto l’idea rimane forse più a lungo di un edificio che , può anche essere demolito. Finalmente ho il tempo di trattare esaurientemente, l’argomentazione già esposta in una conferenza internazionale ( unica in Italia da tempo immemore) , dopo avere sistemato un pezzo del mio giardino ( prima o poi finirò il mio giardino zen e ve ne farò omaggio).  Il codice millenario dell’architettura fu espletato in una trattazione teorica ispirandomi a trattato “Sforzinda”, ergo attivandomi dalla città di Milano. Coinvolsi anche Vigevano. Il sindaco di si tal fatta piccola città amena della bassa padana, pensa di riaprire il Naviglio. La tendenza dell’amico Pigola ( assessore all’urbanistica) ora è anche quella di rimuovere le auto dal centro. A mio avviso ha perfettamente ragione ma poi spiegheremo i motivi, nei prossimi paragrafi  o forse “articoli” del mio ameno blog personale, su arti mestieri e puttanate varie. Nel saggio sulla morfogenesi, avevo sottolineato il modello matematico di riferimento e mi dispiace per questa soggetta con cartellonistica allegata, una certa “Greta” ma i modelli ci sono!! Gradiremmo che l’ONU la smetta con queste “manfrine” fake esponendo ignorantissimi soggetti verso l’attenzione planetaria.  Fu cosi che alla luce di un bel mattino, iniziai a capire come modificare il modello di studio urbanistico di una città. Informo che la luce di quel mattino era l’epilogo di una nottata a disegnare cose, si,.. perchè io disegno cose. Quel mattino è datato 1997, con file memorizzati su quel vecchio PC HP W 95. La configurazione conica mi venne in mente  applicandola alla memoria della città di Vigevano.  Bisogna farsi le domande giuste e non farsi le medesime domande. Pensai che una indagine storica, possono farla tutti, basta andare in un archivio cannibalare informazioni poi a fronte di un titolo di studio che non si  nega a nessuno , vieni pagato da banche che sostengono editori solo perchè hanno debiti da estinguere. La spinta della mia ricerca fu l’individuazione di una categoria di originalità del processo progettuale. Archiram fu un acronimo, prima su internet non esisteva ora qualcuno pensa di confondere un pò le acque o di scrivere “dissenterie” ma, basta non  farci caso anche perchè, l’archivio mondiale dei siti che si trova in un server presso Washington o da quelle parti, dimostra ampiamente chi ha avuto la prima idea.  Poi durante un estate in compagnia di uno sciamano tolteco sito in un sotto-villaggio di una località segreta, di notte, attorno al fuoco, ebbi una piccola fottutissima illuminazione, che riporteremo nel nuovo libro.  Fu grande la stupefazione dello sciamano, che assicurò la segretezza sul progetto. Poi la voce forte e tonante di altri progetti rapirono la mia attenzione. Ora ripartiamo in questo venerdi santo che precede il Plenilunio pasquale, dall’intuizione sorta nel lontano 1997 ( il millennio scorso ). La sotto rubrica categoriale è “architettura e città”.  Per conoscere nel dettaglio questi aspetti e per chi volesse fare il  Senofonte della situazione, può acquistare il libro con i contenuti di base. Il saggio fu un estratto dai 10 libri, che scrissi ma che non sono ancora in commercio, per una revisione ed aggiornamento in corso. Il contenuto dell’argomentazione esprime la novità del concetto, non di come viene esposta. Questo tipo di trattazione si fonda su conferenze i cui atti, vengono assemblati molto velocemente. Qualcosa viene perso, qualche refuso appare ma i saputoni della ì con l’accento  o con il corretto apostrofo non ci interessano. A noi interessa l’originalità della sostanza. Di fianco testi propedeutici per comprendere il mio saggio che è necessario leggere per decodificare sia il senso del lavoro sia lo scopo.

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Riguardo al rogo. Noi sappiamo che gli antichi sciamani usavano utilizzare,..l’alchimia dove dal piombo e con il fuoco e con altro mezzo trasformavano il piombo in oro. Il mediatore plastico della trasformazione era il Mercurio. Oggi il mediatore plastico è la narcosi del “popolo” domito e dormiente, che sopraffatto dalla sudicia ignoranza e mancanza di memoria , beve ogni puttanata gli viene posta sotto gli occhi.

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Detto questo, La guglia di Violet le Duc è un falso gotico ma se volessimo salvarla sul piano critico diremo che è un Liberty. Nell’ambito tuttavia di edifici e fabbriche di una certa potenza, il rispetto delle linee del gotico originale, fa della cattedrale danneggiata e non distrutta, un pezzo relativamente originale dell’architettura “medievale”. Diverso è il caso di costruzioni di neogotico integrale che viene demolito. In quel caso, si tratta semplicemente di ricostruzioni che si possono trovare anche a Gardaland, cioè prive di valore architetturale e spirituale che a mio avviso debbono essere demolite schiacciate e triturate senza indugio.

Immagine scattata personalmente  del grattacielo Diamante, di Milano ( quello che preferisco ) dello studio Fox di NY.

Grattacielo diamante Milano
Grattacielo Diamante, di Architetti Kohn Petersen Fox architect NY