Legge Europea copyright come stanno le cose e cosa non vi dicono.

Legge copyright Europea come stanno le cose e cosa non vi dicono.

Siamo abituati a direttive europee che procurano dei danni ai cittadini. Questa è una di quelle, ma la norma non procurerà cosi tanti danni, per chi usa solo una piccola percentuale di materiale coperto da copyright. Procurerà danni ai siti fake quelli che abusano del lavoro degli altri e del nome degli altri. In questo caso, direi che si siamo. Tuttavia si rischia di dare al topolino il bicchiere, e poi si prenderà anche i biscotti.

GLI EDITORI PRODURRANNO AUTORI FAKE

A mio avviso, oggi i grandi editori, producono notizie con lo scopo di manipolare l’opinione pubblica per scopi di natura economica e politica. Le idee innovative non passano.  A mio avviso i giornalisti tolgono il 90% del contenuto utile della notizia e lasciano solo un cenno;  Hanno paura di perdere il posto di lavoro, e e castrano l’aspetto che genera la differenza, l’aspetto è quello “artistico” quello d’inchiesta. Quello di andare in fondo alle questioni, per ottenere dei risultati. Il Maccartismo è il problema minore oggi.

La norma che non è stata esposta…, ergo sulla rete non c’è è appena accennata nel sito ansa, è probabile che per trovare la norma in mod odettagliato occorra andare sulla gazzetta ufficiale ma anche li non c’è nulla. Attendiamo ancora qualche giorno e la troveremo finalmente su wikipedia e su wiki leaks. Trovate un timido cenno della norma su questo link:

http://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/tlc/2019/02/13/ue-trova-sofferto-accordo-su-riforma-del-copyright_822e679c-9b00-4cc3-ac07-551a183e60a7.html    

Nessuna norma è stata sviluppata sulla violazione del copyright sui “nomi”, ma è probabile che tutto rientri nell’ambito della registrazione. Nessun riferimento al potere di retroattività della norma perchè, come tutti sanno ( anche i sassi) su internet il tempo non esiste. Nel cyberspazio il tempo non c’è perchè una cosapubblicata 10 anni fa rimane in un archivio che non tutti conoscono ma , sopratutto se il sito è in formato word-press, rimane in modo continuativo. Nulla di quello che è stato scritto può essere  cancellato, ergo non ha ne una scadenza, ne il potere di svanire nel nulla.

In ogni caso quello che abbiamo fatto sparire da word press, e cancellato dagli articoli, in molti casi non rimane.  Detto questo, bazzico sulla rete dal 1996 e la situazione generale è peggiorata. Ci sono siti internet che copiano i contenuti e copiano i codici html per scavalcare altri siti, nell’engine di Google. Tutto è fatto in funzione di google, cioè di come il suo Ceo Sundar Pichar ,organizza e pianifica gli algoritmi.

Amio avviso Sundar Pichar dovrebbe studiare storia dell’arte perchè ha premiato secondo una loro logica di rilevanza, direi assurda, un nostro articolo che dice , che Ken Follet fu un grande architetto del medioevo.Solo questo basta a dire che google non è credibile e nemmneno i suoi algoritmi.

In ogni caso i contenuti peggiori sembra vengano  smantellati  da Panda che  “sarebbe” un algoritmo, che riconosce i doppioni e li penalizza. Se la norma servisse a cancellare i parassiti della rete o chi cerca di ingannare il lettore ed il motore di ricerca mettendo in cattiva luce chi è meglio di lui, forse avremmo raggiunto l’obiettivo. Se la norma consentisse di far cancellare contenuti in una specifica directory, pena, il pagamento dei danni, dopo la leggittima richiesta del proprietario del nome e del copyright, avrebbe una qualche utilità. Verificheremo che questa storia sia possibile!

IL PROBLEMA EDITORIALE.

Il problema editoriale, si fonda sulla necessità di crearae autori fake che producono contenuti, commerciali più che autentici. La mia improbabile teoria del complotto che ho simpaticamente denominato “progetto cerberus”,  se fosse vera, sarebbe calzante sul problema editoriale. L’ipotesi è questa : “Pubblica stronzate” in modo che la gente ci creda  anche sotto forma di romanzo, e questo ti consentirà di manipolare milioni di persone. Tuttavia tutti sanno che l’uomo ha la necessità di  fuggire nella fantasia, visto che la realtà è per cosi dire troppo debole.

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Ci riferiremo, ad altre piattaforme video, attivando un nostro portale video e caricando i nostri video in modo autonomo e senza musiche, perchè le interruzioni pubblicitarie sui nostri contenuti, procurerebbero seri danni al continuum di comprensione del lavoro o dei progetti in descrizione.