La trasvolata ideata da Gabriele D’Annunzio nel 1918, che gettava volantini provocatori, perchè gli austriaci viennesi li leggessero avvenne 100 anni fa.. e precisamente il 9 Agosto del 1918 fu gesto epico. Fu un esortazione alla resa, per porre fine alla prima Guerra mondiale. ( la grande guerra). Gli arei furono 11 Ansaldo S.V.A.
Areoplani, che resistettero in volo, per 1000 km,…sorvolarono Vienna e gettarono, non bombe ma volantini persuasivi, che colpirono l’opinione pubblica dei cittadini austriaci per, il gesto del poeta. La prima guerra mondiale, sarebbe terminata , poi nel Novembre del 1918. Le epiche parole di D’Annunzio, potete leggerle in questa quota:
In questo mattino d’agosto, mentre si compie il quarto anno della vostra convulsione disperata e luminosamente incomincia l’anno della nostra piena potenza, l’ala tricolore vi apparisce all’improvviso come indizio del destino che si volge.
Il destino si volge. Si volge verso di noi con una certezza di ferro. È passata per sempre l’ora di quella Germania che vi trascina, vi umilia e vi infetta.
La vostra ora è passata. Come la nostra fede fu la più forte, ecco che la nostra volontà predomina e predominerà sino alla fine. I combattenti vittoriosi del Piave, i combattenti vittoriosi della Marna lo sentono, lo sanno, con una ebbrezza che moltiplica l’impeto. Ma, se l’impeto non bastasse, basterebbe il numero; e questo è detto per coloro che usano combattere dieci contro uno. L’Atlantico è una via che già si chiude; ed è una via eroica, come dimostrano i nuovissimi inseguitori che hanno colorato l’Ourcq di sangue tedesco.
Sul vento di vittoria che si leva dai fiumi della libertà, non siamo venuti se non per la gioia dell’arditezza, non siamo venuti se non per la prova di quel che potremmo osare e fare quando vorremo, nell’ora che sceglieremo.
Il rombo della giovane ala italiana non somiglia a quello del bronzo funebre, nel cielo mattutino.
Tuttavia la lieta audacia sospende fra Santo Stefano e il Graben una sentenza non revocabile, o Viennesi.
Viva l’Italia!
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« Quando D’Annunzio fece le sue prime prove come soldato, la gente, poco fidando nel suo valore o nella sua bellica abilità, disse: “Scriva e non faccia”. Ora io dico di lui, dopo altre molte prove: “Faccia e non scriva” » (Ferdinando Martini[5])
<<L’esempio di D’Annunzio in piena prima guerra mondiale anche se di li a poco ( 3 mesi) la guerra più feroce della storia si sarebbe spènta, potrebbe darci idee di prospettiva, per cambiare le cose, travalicando le manipolazioni di chi ci vorrebbe succubi di invasioni territoriali, a dispetto di chi facendo leva sul suo squallido narcisismo provincialissimo, usa gli eventi per emergere come “personaggio” credibile come una gallina senza culo. Oggi potremmo noleggiare una serie di droni prendere un c – c130 e gettare nuovi volantini in Libia, nelle città di Agrigento, Catania Tripoli, tutte città Libiche, e che recitino così: … >>
. La vostra ora è passata. Come la nostra fede fu la più forte, ecco che la nostra volontà predomina e predominerà sino alla fine. I combattenti vittoriosi del Piave, i combattenti vittoriosi della Marna lo sentono, lo sanno, con una ebbrezza che moltiplica l’impeto. Ma, se l’impeto non bastasse, basterebbe il numero; e questo è detto per coloro che usano combattere dieci contro uno. Ora il Mediterraneo è una via che già si chiude; ed è una via ridicola, come dimostrano i nuovissimi inseguitori che hanno colorato il mare di sangue Africano ; si fanno chiamare europei, ma altro non sono che figli di Kalergi. Ed intanto i nostri ponti cadono..