Differenza tra Van Gogh e Caravaggio

  • Enciclopedia del pensare :  Lettera, D, come differenza.
  • Stato d’animo: “irritazione a delinquere”.
  • Aforisma : “ Arte ed architettura si apprezzano solo se si capiscono e si capiscono solo se si conoscono, di conseguenza se vivi in un ambiente dove le persone ignorano  l’arte, hai due alternative , o li uccidi tutti o cambi ambiente”.

Differenza Tra Van Gogh e Caravaggio.

Non “ho la figa” e non vado in tv, quindi quello che scrivo qui potrebbe non interessare ad un cazzo di nessuno ma , ciò che scrivo serve a me.


La capacità del genio di Caravaggio ( perchè ogni artista è guidato dal genio e dal Daimon e a volte coincidono) si trova nel modo di gestire la luce e nel rappresentare lo stato d’animo relativo alla scena. Ma l’artista faceva opere fuori dalla realtà.

. Nei cipressi di  Van Gogh  siamo certi che esistevano, nella realtà, perchè le zone in cui lui li ha ripresi sono quelle della Provenza. Anche Monet ritraeva le cose che esistevano. L’impressionismo ed espressionismo, partivano dalla realtà  IN  Giuditta ed Oloferne siamo certi che è tutto fuori dalla realtà, è tutto simbolico, è tutto all’interno di una “storia” inventata da chi la impone dall’esterno.  Ma è vero quello che dico?   non lo so, ma per quanto mi riguarda è un modo meno noioso di conoscere l’arte cioè attraverso l’ignoranza stessa dell’argomento.  Andremo a vedere se quello che ho scritto corrisponde in qualche modo alla realtà. Arte Architettura sia moderna che antica non sono opinabili, o dici cazzate o dici cose giuste, vediamo se il mio pensiero è una stronzata o fa parte di un altro modo di vedere le cose. Noi sappiamo che la staticità è una  materia di vendita più facile, da parte di chi,  deve mantenere la popolazione, ancorata al passato.

Cena in Emmaus
Cena di Emmaus, opera carica di simboli anche nei colori. Qui si nota l’atteggiamento di Caravaggio nel dimostrare distacco dal modello antico, presentando un Cristo quasi non riconoscibile perchè senza la classica barba lunga. L’opera nasce da Vangelo di Luca (24:13-32) Altri simboli imponenti sono le tre virtù teologali: Fede, Speranza e Carità, rappresentate dalla forte presenza dei tre colori  Bianco, Verde e Rosso.  L’azione soggettiva dell’opera è lo spazio vuoto a destra del tavolo, che risucchia lo spettatore come se fosse invitato alla cena.

La grande prerogativa di Caravaggio fu l’uso di modelli veri e la sperimentazione sulla luce  e sulle emozioni espresse dal modello. In Caravaggio le emozioni  vengono proiettate dal modello all’osservatore. In Van Gogh la sensazione o l’emozione deriva da più fattori e non proviene dall’oggetto ma è del tutto soggettiva, quindi proviene dall’osservatore. In Caravaggio l’osservatore era coinvolto con degli stratagemmi che vedremo.

In Van Gogh, la sensazione ( che è il motore su cui vive la realtà e l’arte) proviene tutta dall’osservatore, che nel periodo medesimo si riconosceva nei luoghi e nella contemporaneità.  L’osservatore sa  di potersi riconoscere nel  luogo dell’opera. Per non dilungarci in conferenze “geriatriche”, andiamo ai punti di differenziazione tra i due modi diversi di concepire l’arte.

IN Caravaggio c’è la fuga del committente nel passato , nella bibbia e nella religione, in un periodo storico dove l’oscurantismo religioso ancora dominava. L’ arte non era libera. In Van Gogh ormai abbiamo superato il razionalismo e siamo oltre l’illuminismo e l’uomo inizia a guardare verso il futuro, riscoprendo il passato non attraverso i simboli ma attraverso l’archeologia. Lo studio della luce di Caravaggio ha influito su tutta l’architettura barocca ma anche su tutta l’architettura moderna. Nelle opere di Caravaggio, tuttavia è assente l’architettura, ma il modo di concepire la luce, come contrasto rispetto a grandi masse di ombra, faceva risaltare la potenza della forma. In Van Gogh la luce era il risultato del luogo. Solo chi è stato in Provenza, per alcuni giorni capisce di che tipo di luce si tratta. In Caravaggio quella luce non è riscontrabile da nessuno, era una cosa che vedeva solo lui.  Nelle opere di Van Gogh quella luce è riscontrabile andando nei luoghi in cui egli ha effettuato i dipinti, lo stesso dicasi  per Monet.  Monet dipinse dozzine di Covoni, sotto luci e stagioni diverse. In Caravaggio manca qualcosa che solo l’arte moderna considerava:  il tempo.

Ne “la cena in Emmaus” l’osservazione della natura è fatta per quello che viene espresso nel modello. Lo studio della rifrazione della luce nell’ampolla dell’acqua è fedele alle leggi fisiche, quasi leonardesca e fedele alle leggi della natura. L’osservazione della natura si limita alle sue caratteristiche fisiche. L’ampolla è stata messa li appositamente per costruire l’opera. In Van Gogh tutto questo non accade, egli non progetta nulla. Prende quello che c’è!.

 

Dove trovare il quadro di Caravaggio localizzato a Londra:  National Gallery Londra:

Ma forse in Caravaggio il tempo è presente, sotto forma di simboli e quello che viene esposto è la rappresentazione dei concetti e dei simboli dominanti in quel periodo. Caravaggio ha influenzato tutto il barocco ed anche l’architettura moderna, perchè la plasticità dei suoi spazi che apparentemente ignorano l’architettura, permea lo spazio in cui sono esposte le sue opere, in questo caso la National Gallery di Londra e Brera di Milano.  La modernità del suo lavoro sta nel liberarsi degli schemi. In questa opera Caravaggio espone un Cristo imberbe, che arriva nel luogo , quasi sotto mentite spoglie, anche la sua ombra non si vede e si fonde con quella dell’oste. Ma i simboli religiosi sono forti e presenti, non tanto nella croce ma quanto negli elementi precedenti la crocefissione che si riferiscono agli apostoli.  La conchiglia presente nel vestito di San Giacomo Maggiore ( alla vostra destra), rappresenta il cammino di  Santiago  

Tiepolo. San Giacomo Maggiore l'ammazza mori
Tiepolo. San Giacomo Maggiore l’ammazza mori, riferimento al “cammino di Santiago”

Nelle opere di Caravaggio sono contenuti parecchi simboli e se si ha sufficiente conoscenza, la mente spazia in molti mondi.

Van Gogh, ferma il momento presente, di quello che esiste. Ferma la luce della Provenza. La natura è interpretata senza forzare gli elementi e senza geometrie pre-definite. Nessun modello impostato, assenza quasi totale di simboli, pochi riferimenti religiosi. Del resto il periodo era la quasi totale assenza di oscurantismo religioso, dove l’uomo grazie al razionalismo ed illuminismo iniziava a liberarsi dalle gabbie della religione e quindi della falsa spiritualità.

Il bello delle opera di Van Gogh , è il fatto che non ci ha raccontato balle. C’è   il quadro,  ma c’è ancora, anche, il luogo dove quel quadro è stato fatto, e forse proprio per questo sarà difficile modificare, l’intera area, perchè protetta dalle belle arti.  In Van Gogh, la vita e l’architettura era molto presenti, ed è divertente pensare, di poter andare  in quel luogo a scattare una foto, esattamente nella stessa posizione, perchè quasi, non è cambiato nulla.

Il Vincent van Gogh, Terrazza del caffè la sera, Place du Forum, Arles (Arles, settembre 1888); oltre a trovarsi attualmente a  Dallas Museum of Art. F 1519, si trova anche nello stesso luogo da cui Van Gogh ha  creato l’opera.

Vincent van Gogh, Terrazza del caffè la sera, Place du Forum, Arles (Arles, settembre 1888); cannuccia, 62×47
Vincent van Gogh, Terrazza del caffè la sera, Place du Forum, Arles (Arles, settembre 1888); cannuccia, 62×47 cm, Dallas Museum of Art. F 1519, H 1579.

Questa è la sostanziale differenza tra i classici ed i moderni.  L’astrattismo poi ha portato “l’arte” e l’architettura su un piano diverso, ma è chiaro che è più aderente alla realtà  un opera di Van Gogh rispetto ad una di Caravaggio.

NOTA BENE:

Riferimenti biblici opera di Caravaggio la Cena in Emmaus.   

Vangelo di Luca :Vangelo di Luca (24:13-32)

13 <<…..Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, 14e conversavano di tutto quello che era accaduto………….>>.